Approvato ufficialmente dal Consiglio dei Ministri di mercoledì 13 maggio, il cd. “Decreto Rilancio” è ancora in attesa della firma del Capo dello Stato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione era prevista entro la giornata di ieri: a mancare è la bollinatura da parte della Ragioneria generale dello Stato, in quanto i tecnici del Tesoro stanno ancora verificando che le quantificazioni dei fondi indicate nelle singole norme siano corrette.
Il provvedimento prevede lo stanziamento di 55 miliardi di euro in aggiunta al pacchetto di misure da 25 miliardi del Decreto “Cura Italia”, che diventano 155 miliardi di euro se si considera il saldo netto da finanziare, comprensivo delle garanzie stanziate per la liquidità alle imprese.
Il 250 articoli del Decreto si suddividono in più titoli, per aree di intervento: Salute e sicurezza, Sostegno alle imprese, Misure in favore dei lavoratori e della disabilità e della famiglia, Misure fiscali, Tutela del risparmio nel settore creditizio, Misure settoriali per turismo e cultura, editoria, trasporti, sport, giustizia, agricoltura, ambiente, istruzioni, università e ricerca, innovazione tecnologica, Sud e concorsi pubblici.
Il Decreto rafforza l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale esistente, prevedendo un aumento di 3.500 posti letto in terapia intensiva e di 4.225 posti in area semi-intensiva. Sono inoltre previste ulteriori assunzioni di personale sanitario e indennità al personale medico ed infermieristico, nonché investimenti nella ricerca, per un totale di 4,3 miliardi di euro.
I provvedimenti a sostegno delle imprese
Soppressione del saldo IRAP 2019 e del 1° acconto IRAP 2020 per imprese e lavoratori autonomi con fatturato fino a 250 milioni, con esclusione di banche, società finanziarie, assicurative ed enti pubblici.
Contributo a fondo perduto per aziende con fatturato non superiore a 5 milioni (2019), a condizione che il fatturato di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 del fatturato di aprile 2019. Per coloro i quali abbiano iniziato l’attività a partire dal 01.01.2019 il contributo spetta anche senza requisiti.
Il contributo erogato è pari a:
- 20% della differenza di fatturato aprile 2020 su aprile 2019 per soggetti con fatturato fino a 400.000 euro;
- 15% per soggetti da 400.000 fino a 1 milione;
- 10% per soggetti da oltre 1 milione fino a 5 milioni.
L’importo minimo riconosciuto è 1.000 euro a persona fisica e 2.000 euro per società.
Il contributo è esentasse ed è erogato via bonifico tramite istanza da presentare all’Agenzia delle Entrate telematicamente entro 60 giorni dall’attivazione della procedura, previa verifica antimafia da parte della Guardia di Finanza.
Non spetta ai beneficiari del contributo 600 euro (liberi professionisti e lavoratori dello spettacolo) ai sensi del Decreto Cura Italia. Spetta invece agli iscritti alla gestione AGO dell’INPS (artigiani e commercianti).
Rafforzamento patrimoniale per le imprese con fatturato tra 5 e 50 milioni e che abbiano subito perdite di almeno il 33% per i mesi di marzo e aprile 2020, che abbiano inoltre deliberato e versato un aumento di capitale per almeno 250.000 euro entro il 31.12.2020.
Viene riconosciuto al socio conferente un credito di imposta pari al 20% del capitale conferito, con un conferimento massimo pari a 2 milioni di euro.
È vietata la distribuzione di riserve fino al 31.12.2023 a pena di decadenza del beneficio.
Alla società beneficiaria dell’aumento di capitale è riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle perdite superiori al 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dell’aumento del capitale utilizzato in compensazione. Tale credito è esentasse.
Per le aziende di maggiori dimensioni sono previsti interventi mirati di Cassa Depositi e Prestiti.
Per i mesi di MARZO, APRILE e MAGGIO 2020, è previsto un credito d’imposta pari al 60% dei canoni di locazione, leasing o concessione immobili ad uso non abitativo per attività commerciali, artigiane, industriali e professionali a favore di tutti i soggetti con ricavi e compensi fino a 5 milioni di euro, che abbiano subito una perdita di fatturato di almeno il 50% nei mesi di MARZO, APRILE e MAGGIO. Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione e in dichiarazione dei redditi, o dopo l’avvenuto pagamento dei canoni. Esso è esentasse ed è cedibile al locatore previo sconto totale del canone. L’Agenzia delle Entrate stabilirà le modalità attuative.
Sono eliminati per i mesi di MAGGIO, GIUGNO e LUGLIO tutti gli oneri fissi delle utenze elettriche non abitative.
Fino alla data del 31.12.2020 non è applicata la norma prevista dall’art.2369 c.c. che prevede la maggioranza di 2/3 per gli aumenti di capitale.
Sono stanziati 12 miliardi per il pagamento dei debiti della P.A. nei confronti delle imprese.
I provvedimenti a sostegno del mondo del lavoro
- È previsto un incremento di Cassa Integrazione di altre 5 settimane entro il 31.08.2020 e di altre 4 settimane dal 01.09.2020 al 31.10.2020.
- Per le nuove domande di CIG in deroga è prevista la presentazione della stessa direttamente all’INPS, che entro 15 giorni provvederà a erogare un anticipo del 40% delle ore autorizzate.
- I datori di lavoro che non anticipano i relativi trattamenti hanno facoltà entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto di richiedere il pagamento diretto.
- I congedi parentali per genitori con figli di età non superiore ad anni 12 sono riconosciuti a tutto il 31.07.2020 con pagamento a carico dell’INPS per il 50% delle retribuzioni.
- Ai genitori non in CIG è riconosciuto il cosiddetto “bonus” baby-sitter pari a 1.200 euro.
- Viene confermato automaticamente il bonus 600 euro a tutti i soggetti per i quali è stato riconosciuto nel mese di Marzo.
- Sono sospesi i licenziamenti per 5 mesi.
- La validità del DURC è prorogata al 15.06.2020.
- È prevista l’erogazione di un reddito di emergenza ai nuclei familiari residenti con ISEE fino a 15.000 euro e patrimonio immobiliare fino a 10.000 euro. Tale indennità (da 400 a 800 euro) è erogata dall’INPS tramite istanza.
- Ai liberi professionisti titolari di partita IVA, non titolari di pensione, iscritti alla gestione separata INPS, che abbiamo subito una riduzione di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto al secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità pari a 1.000 euro. A tal fine va presentata domanda all’INPS con l’autocertificazione di quanto sopra. Tale contributo è esentasse.
- Ai lavoratori domestici che risultano assunti alla data del 23.02.2020 con più di 10 ore, e che non siano conviventi, è riconosciuta tramite istanza una indennità di 500 euro mensili per i mesi di APRILE e MAGGIO 2020.
- Fino alla cessazione dello stato di emergenza i genitori di figli minori di anni 14, lavoratori dipendenti, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile.
- È previsto un credito fino a 500 euro per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro in corso di validità da utilizzare per le vacanze in Italia dal 01.07.2020 al 31.12.2020 e fino a concorrenza dell’80% sotto forma di sconto presso la struttura turistica e del 20% in detrazione d’imposta.
Le principali misure fiscali
- Vengono soppresse, a partire dal 1° gennaio 2021, le clausole di salvaguardia in materia di IVA e accise, che prevedono aumenti automatici delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto e di quelle in materia di accisa su prodotti carburanti.
- Riduzione dell’IVA al 5% per i beni necessari al contenimento e gestione dell’epidemia. Fino al 31 dicembre 2020 la vendita di tali beni viene totalmenteesentata dall’IVA.
- È previsto un incentivo del 110% per le spese sostenute tra l’01.07.2020 e il 31.12.2021 da ripartire in 5 rate annuali per gli interventi di isolamento termico degli edifici (60.000 euro) e sostituzione impianti (30.000 euro). Tali interventi devono garantire il conseguimento di due classi energetiche superiori, ovvero della classe energetica più alta. L’incentivo è cedibile. Tale incentivo è previsto per gli immobili adibiti ad abitazione principale, e al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa. Per la cessione del credito è prevista la posizione di un visto conformità di un soggetto abilitato e di osservazione di un tecnico abilitato.
- È riconosciuto un credito di imposta pari al 60% per le spese di adeguamento degli ambienti di lavoro, fino a 80.000 euro per tutti i soggetti con attività aperta al pubblico (bar, ristoranti, negozi, ecc.). È utilizzabile in compensazione o cedibile alle banche.
- È aumentato a 60% fino a 60.000 euro il credito d’imposta per le spese di sanificazione. Tale credito è utilizzabile in dichiarazione dei redditi o in compensazione ed è esentasse. Il decreto attuativo è previsto entro 30 giorni.
- Tutti i versamenti sospesi nei mesi di MARZO, APRILE e MAGGIO dovranno essere pagati entro il 16.09.2020 o in quattro rate mensili, senza sanzioni o interessi.
- Pagamento degli avvisi bonari, cartelle esattoriali, liquidazioni, mediazioni, accertamenti, conciliazioni sono sospesi fino al 16.09.2020.
- I crediti compensabili tramite modelli F24 sono elevati da 700.000 euro a 1 milione.
- Sono previsti ulteriori ipotesi di esclusioni per gli ISA per gli anni 2020 e 2021. Si tiene conto inoltre dell’indice più elevato nel biennio.
- Sono sospese le verifiche fiscali fino al 16.09.2020.
- Sono sospese le attività dell’agenzia di riscossione fino al 31.08.2020.
- Sono esentati dal versamento della prima rata IMU gli immobili adibiti a stabilimenti balneari e termali; gli alberghi; gli agriturismi; i villaggi turistici; gli ostelli; i rifugi; i bed & breakfast; i residenti e i campeggi a condizione che i gestori siano i proprietari degli immobili.
- Sono esentati da TOSAP tutti gli esercenti pubblici dal 01.05.2020 al 31.10.2020.
- Il valore dei terreni (sia agricoli sia edificabili) e delle partecipazioni in società non quotate viene rideterminato per i beni posseduti al 1° luglio 2020, pagando un’imposta sostitutiva dell’11% sul maggior valore che viene attribuito con una perizia.
Altre misure economiche sono previste a sostegno del turismo, del settore informatico ed edile, delle società editrici, delle istruzioni e dei settori della cultura. Il riepilogo integrale è disponibile sul sito del MEF.
Indubbiamente si tratta di misure economiche massicce a sostengo delle imprese italiane; tuttavia, la preoccupazione degli imprenditori italiani rimane. Ci si chiede, infatti, se tali misure siano sufficienti a sostenere adeguatamente i business in riapertura, dati gli introiti persi durante i mesi di lockdown, le maggiori spese che essi dovranno ora sostenere per l’acquisto di dispositivi e strumenti di protezione anti-Covid e il minor flusso di clientela dettato dall’obbligatorio distanziamento sociale.